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UN ESERCITO DI 20MILA VOLONTARI - OLTRE MILLE EVENTI DELLE PRO LOCO

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Un'estate ricca di eventi quella che si è appena conclusa per le Pro Loco del Friuli Venezia Giulia le quali - nonostante alcune sfide come il calo del numero di volontari e il carico burocratico che invece aumenta - sono riuscite a offrire al pubblico non solo il meglio della tradizione enogastronomica locale ma anche progetti di tutela della memoria immateriale del territorio regionale, a partire da usi e costumi. Il Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia dell'Unione nazionale delle Pro Loco d'Italia conta 236 Pro Loco associate e in esse operano oltre 20 mila volontari. Ogni anno danno vita a circa mille 400 appuntamenti e il grosso di questi si svolgono proprio in estate. "Un grande ringraziamento - sottolinea Pietro De Marchi presidente del Comitato regionale - va proprio ai volontari che mettono a disposizione della comunità il loro tempo e le loro energie rendono possibile tutto ciò. Non diamo per scontato la loro generosità: in un'epoca in cui è sempre più difficile mettersi a disposizione degli altri, sono un esempio di amore per il proprio territorio e d'impegno per il proseguimento delle tradizioni"

Sul fronte del sostegno economico e della burocrazia arriva un grande aiuto da parte della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. "L'Assessorato al turismo - aggiunge De Marchi - stanzia fondi fondamentali per l'attività del Comitato e delle singole Pro Loco, come anche lo sportello SOS FVG EVENTI nato grazie a una legge del Consiglio regionale. Lo gestiamo a Villa Manin, dove abbiamo sede, per rispondere a tutte le esigenze del terzo settore, anche di associazioni che non fanno parte del mondo Pro Loco e parrocchie, nel supporto alla documentazione necessaria per organizzare eventi".

Dati alla mano le domande che sono pervenute allo sportello al 13 agosto 2023 erano 113, mentre quelle ricevute lo stesso giorno nel 2024 risultano 192, con un percentuale incremento del 42%. Le stesse avevano già subito un primo notevole aumento passando da 270, nell'anno 2022, a 424, nell'anno 2023, con un aumento percentuale del 37%. Un segno di come, definitivamente, sagre ed eventi dopo l'emergenza sanitaria sono ripartiti.