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  • Tipo
  • Interesse locale
  • Città
  • Farra d'Isonzo
  • Indirizzo
  • Museo della Civiltà Contadina Friulana di Borgo Colmello Strada della Grotta, 8 - Farra d’Isonzo (Gorizia)
  • Adatto per
  • Tutti

Farra d'Isonzo

sabato 13 gennaio 2024 - domenica 24 marzo 2024

Percorsi di pietra: verso il museo archeologico di Farra d’Isonzo

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ATTENZIONE:
La mostra “Percorsi di pietra. Verso il museo archeologico di Farra d’Isonzo”, organizzata dall’associazione culturale Lacus Timavi in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Farra d’Isonzo chiude anticipatamente rispetto alla data di fine, inizialmente prevista per domenica 30 giugno, per questioni di carattere tecnico relative allo spazio espositivo, soggetto a imminenti opere di riqualifica.
L'esposizione, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, con la Fondazione Aquileia e che gode del patrocinio dell’Università degli Studi di Trieste, è visitabile presso il museo della Civiltà Contadina Friulana di Borgo Colmello (Farra d’Isonzo) e offre un affascinante viaggio nel tempo, facendo rivivere al visitatore uno scorcio della romanità locale di due millenni addietro. Le ultime giornate di apertura saranno sabato 23 marzo, dalle 16.00 alle 19.00, domenica 24 marzo, dalle 10.00 alle 13.00.



Sabato 13 gennaio alle ore 16, la cittadina di Farra d'Isonzo darà il benvenuto nuovamente ai visitatori alla mostra 'Percorsi di pietra – Verso il museo archeologico di Farra d’Isonzo'. L'esposizione, situata presso il museo della Civiltà Contadina Friulana di Borgo Colmello e supportata dall’Amministrazione Comunale di Farra, offre un affascinante viaggio nel tempo, facendo rivivere al visitatore uno scorcio  della romanità locale di due millenni addietro.
Se si cerca di immaginare il paesaggio di Farra d'Isonzo in età romana, emerge un quadro tanto distante quanto affascinante rispetto alla nostra realtà attuale. In particolare, durante quel periodo, la necessità di superare il corso impetuoso del fiume portò alla costruzione di un maestoso ponte, lungo oltre duecento metri e composto da dodici arcate. Questa struttura, nonostante le azioni del tempo e dell’uomo, è stata ricostruita più volte, testimoniando la centralità e l'importanza di quel punto di passaggio obbligato. Nel corso di uno di questi restauri, furono riutilizzate le lapidi provenienti da una zona funeraria ormai in disuso nelle vicinanze: è sicuro che, nei pressi del ponte, si estendessi un insediamento abitativo oggi scomparso, che comprendeva anche una stazione di cambio dei cavalli. Un servizio fondamentale per coloro che, al tempo, intraprendevano il viaggio su quest’antica via di collegamento tra Aquileia ed Emona, l’attuale Lubiana.

Tuttavia, la vita di quei tempi, il brulicare di attività e la presenza umana, sono ora solo un ricordo lontano.
Per questo motivo è stata allestita la mostra 'Percorsi di pietra', che offre un'opportunità unica di immergersi in quel passato dimenticato. Nel cuore della sala è stata accuratamente ricostruita una piccola porzione di strada, con un fondo di ghiaia su cui si affacciano alcuni monumenti sepolcrali in pietra che furono successivamente riutilizzati come elementi portanti in una ricostruzione del ponte.

Un manufatto importante, centrale nel sistema viario di età imperiale, su cui sono transitati tantissimi protagonisti del passato e che in parte riemerge dalle acque del fiume Isonzo, dove oggi riposa la sua rovina, per raccontare le sfaccettate vicende del suo articolato passato.

Orario invernale: sabato 16.00-19.00 e domenica 10.00-13.00 Ingresso gratuito.
Organizzato da
associazione culturale Lacus Timavi