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  • Tipo
  • Interesse locale
  • Città
  • San Vito al Tagliamento
  • Indirizzo
  • Chiesa di San Lorenzo
  • Adatto per
  • Tutti

San Vito al Tagliamento

sabato 16 dicembre 2023 - domenica 28 gennaio 2024

Italo Michieli, Fotografo - L’altra meglio gioventù

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ITALO MICHIELI (Padova, 1907 – Savorgnano di San Vito al Tagliamento, 1976) Nato a Padova da genitori friulani, si diplomò nel 1922 all’Istituto Tecnico Belzoni della stessa città. Dopo la morte del padre, ispettore ferroviario, nel 1934 si trasferì con la madre a Trieste e in seguito, nel 1939, a Pordenone dove trovò impiego nelle Ferrovie. Nella città del Noncello conobbe lo scultore Ado Furlan il quale lo incoraggiò e sostenne nella sua attività artistica. In pittura Michieli si dimostrò da subito attento alla lezione di Sironi, di Modigliani e poi di Cézanne e di Morandi, ma durante il suo soggiorno triestino si era avvicinato anche alla fotografia internazionale di ambito costruttivista, raggiungendo risultati notevoli. Trasferitosi prima a San Vito al Tagliamento e poi dal 1953 nella frazione di Savorgnano, grazie all’amicizia con il pittore Federico De Rocco entrò in contatto con Pier Paolo Pasolini, da cui fu profondamente influenzato. Per un breve periodo a San Vito fu anche segretario del Fronte Popolare. Nell’ambito pittorico Michieli predilesse i ritratti delle persone semplici che egli incontrava nella vita di paese, ma si dedicò anche con assiduità alle vedute paesaggistiche della campagna circostante, rappresentata, con sensibilità cézanniana e postimpressionista, nel variare delle stagioni e della luce del giorno. La fotografia su commissione era certamente per lui un mezzo di sostentamento e però egli non trascurò mai, sulla base delle sue esperienze precedenti, padovane e triestine, di elaborare anche una propria visione della realtà in cui viveva: fu così che egli costituì negli anni una sorta di piccolo catalogo della società paesana del tempo, rappresentata in un ritratto collettivo composto da tanti ritratti individuali. Nelle sue fotografie prese davvero forma di immagine la “meglio gioventù” pasoliniana, considerata senza retorica. Dai primi anni ’60 documentò, talvolta con velata ironia, l’evoluzione di quella stessa generazione verso una nuova condizione di benessere. Morì in solitudine a Savorgnano di San Vito al Tagliamento il 16 ottobre 1976.

Organizzato da
Comune di San Vito al Tagliamento e Centro Iniziative Culturali Pordenone