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  • Tipo
  • Feste tradizionali
  • Indirizzo
  • Sappada, San Pietro al Natisone, Resia, Sauris, Muggia
  • Adatto per
  • Tutti

domenica 28 gennaio 2024 - mercoledì 14 febbraio 2024

Carnevale in Friuli Venezia Giulia 2024

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Il Carnevale è una festa antichissima, nata con l'uomo e con la sua voglia di celebrare la vita e il passaggio dall'inverno alla primavera. Ogni anno anche il Friuli Venezia Giulia si colora di coriandoli e sfilate di carri allegorici. Salendo tra le montagne regionali di Alpi e Prealpi e facendo un percorso a ritroso fino alla costiera di Trieste si incontrano isole culturali e linguistiche che presentano i festeggiamenti  più originali del Friuli Venezia Giulia.

Nella vicina Sappada, i festeggiamenti del Carnevale sappadino (28 gennaio - 13 febbraio) si svolgono come un tempo nelle tre domeniche che precedono la Quaresima, dedicate ai tre diversi ceti della società: la “Domenica dei poveri” (pèttlar sunntach), la “Domenica dei contadini” (paurn sunntach), la “Domenica dei signori” (hearn sunntach). La tipica maschera sappadina è il rollate

Uno dei carnevali più antichi è invece quello di Sauris (10 febbraio) con una tradizione legata al Carnevale tra le più antiche dell’arco alpino: protagonisti della festa sono il Rölar (con il volto ricoperto dalla fuliggine) e il "Kheirar" (con mascherone in legno e scopa).

Anche Resia ha un suo carnevale (dal 10 al 14 febbraio) le cui maschere tradizionali sono di due tipi: te lipe bile maškire, le belle maschere bianche, con cappello alto adorno di fiori di carta colorata e piccoli sonagli, le più conosciute ed i babaci/kukaci, le maschere brutte, il cui elemento fondamentale è rappresentato dalla danza eseguita con i tipici strumenti musicali resiani, la cïtira (violino) e la bünkula (violoncello). 

Nelle Valli del Natisone si tiene invece il tradizionale Pust v Benečiji, un carnevale arcaico e misterioso, proprio come il paesaggio delle Valli del Natisone in cui si festeggia. Appuntamento, dunque a San Pietro al Natisone, l'11 e 12 febbraio con le maschere tipiche. Ogni paese delle Valli ha poi le sue peculiarità e le sue maschere simbolo: i Pustje di Rodda con i loro colori sgargianti e la loro scherzosa impertinenza, il gallo e la gallina di Mersino, i famosissimi Blumarji di Montefosca che correndo con i loro vestiti bianchi risvegliano la terra per la primavera. Ci sono inoltre le maschere facciali in latta di Stregna e da Montemaggiore non mancheranno te liepe, le belle, con i caratteristici cappelli fioriti, da Clodig infine le spettacolari maschere in vimini.

Il Carnevale di Muggia, che andrà in scena dal 16 febbraio al 22 febbraio, risale al XV secolo e trova le proprie origini nella più classica tradizione veneziana con influssi della penisola istriana. La prima citazione ufficiale si ha negli statuti comunali del 1420 in cui si fa riferimento al rimborso di un ducato a quelle Compagnie, che si sarebbero poi impegnate a spenderne almeno il triplo per ingaggiare dei musicanti. El Carneval de Muja era caratterizzato da alcune usanze tra cui la Caccia al Toro, d’origine veneta, e il Ballo della Verdura, che si svolgeva il martedì grasso in quella che oggi è Piazza Marconi. Le donne e gli uomini danzano con il capo ornato da verdi ghirlande, reggendo in mano un arco d'oro di fronde e di arance. Da non perdere la tradizionale sfilata che si svolge la domenica.

Il Carnevale del Carso (Kraški Pust in lingua slovena) si tiene a Opicina dal 1967 e riunisce gruppi mascherati e carri allegorici provenienti dai paesi del Carso triestino e sloveno.

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