Dialogo a due voci con Angelo Floramo e Paolo Patui

Il termine utopia identifica un «luogo che non esiste». Se Tommaso Moro gli aveva attribuito un significato del tutto positivo, oggi tale termine ha purtroppo assunto un significato quasi esclusivamente negativo. “Ma questa è un’utopia!” è una frase ricorrente che assume un valore persino dispregiativo. Ma se ci fermiamo a pensare e a riflettere, ci accorgiamo che proprio il senso dell’impossibile ha dato significato alla storia dell’umanità. L’utopia è necessaria perché mantiene in vita un ideale, un traguardo, una inclinazione al bene piuttosto che al male. È proprio nei tempi in cui pare impellente l’urgenza di risolvere problemi e bisogni quotidiani, concreti ed estremamente pragmatici, che risulta più evidente e fondamentale l’esistenza del sogno e dell’utopia. Da qui partiranno Paolo Patui e Angelo Floramo, moderni Don Chisciotte e Sancho Panza, secondo i quali mantenere in vita piccole e grandi aspirazioni è un passo necessario per la conservazione dell’umanità.

Ingresso libero e gratuito

Info: Simone Ciprian, Bottega Errante  339 8351890 / simoneciprian.bottegaerrante@gmail.com

Organizzato da
Una produzione Bottega Errante con il sostegno di Fondazione Friuli e Leggermente.