Staranzano
venerdì 22 novembre 2024 - martedì 3 dicembre 2024
Avevo detto NO! - La violazione del corpo e dell’anima nelle donne vittime di violenza
"Avevo detto NO! - La violazione del corpo e dell’anima nelle donne vittime di violenza” è il titolo dell’articolata rassegna che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Staranzano, in collaborazione con l’Associazione Da donna a DONNA e il Laboratorio Teatrale La Barraca e con il prezioso contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, propone dal 22 novembre al 3 dicembre per riflettere sulla violenza di genere.
Ad impreziosire l’immagine grafica della rassegna è un’opera di Nicoletta Leghissa, dal titolo “Futuri possibili”. La composizione si suddivide in due elementi: il passato e il futuro, l’oppressione (il ramo di rosa con le spine) e la libertà (le farfalle). A unire i due elementi è il nido, simbolo di affetto e protezione, che può però trasformarsi in una gabbia, luogo di sopruso e dolore. Le farfalle rappresentano la metamorfosi, l’occasione di rinascere per ogni donna che ha subito violenza.
Come sottolinea l'Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità, Giuseppina Gambin, il titolo dell'esposizione "Avevo detto NO!" è stato scelto con cura, perchè "il rispetto comincia proprio dalla parola, dal linguaggio. Una locuzione forte, che imporrebbe la volontà di affermazione di sé; ma il verbo al passato lascia trasparire come questo rispetto sia tutt’altro che acquisito e scontato, anche negli scambi quotidiani”.
Ad aprire la rassegna, venerdì 22 novembre alle ore 18.00, nella Sala Peres del Palazzo Municipale, è l’inaugurazione dell’installazione artistica “Com’eri vestita? - Rispondono le sopravvissute alla violenza sessuale”, a cura del Centro Antiviolenza di Milano “Cerchi d’acqua”, fra i fondatori dell’Associazione Nazionale dei Centri Antiviolenza D.i.Re. (Donne in Rete Contro la Violenza), attivo dal 2000 nel contrastare la violenza alle donne e le conseguenze che questa comporta.
Ad inaugurare la mostra, con un intervento dedicato agli stereotipi che continuano ad affliggere chi subisce violenza, sono Veronica Dordei, operatrice del Centro Antiviolenza “Da donna a DONNA”, e la giornalista Fabiana Martini.
La mostra sarà visitabile fino al 3 dicembre con i seguenti orari: da lunedì a sabato 10.00-12.00 e 15.30-18.30; domenica 10.00-12.00.
Sabato 23 novembre il messaggio della rassegna esce dalla sede istituzionale e invade le strade. “Mi hanno voluto sprofondare. Breve itinerario attraverso la negazione della dignità delle donne” è l’eloquente titolo delle letture itineranti alle quali danno vita, a partire da Piazza Dante Alighieri, con inizio alle ore 15.30, le ragazze e i ragazzi del Laboratorio Teatrale “La Barraca”; al loro fianco, ad intersecare le parole con la musica, l’arpista Agnese Puzzi, dell’Associazione Culturale Musicale “Incontro”.
In caso di maltempo la performance avrà luogo presso la Sala Peres.
Lunedì 25 novembre, alle ore 18.00 presso la Sala Peres, spetta al Prof. Francesco Stoppa, psicologo e psicanalista che insegna Psicopatologia della Famiglia presso l’Università Lateranense di Roma, docente e supervisore d’équipe presso diversi servizi psichiatrici, approfondire il tema della violenza di genere nell’ambito del talk “Uomini che odiano le donne. Perché mai?”.
La sera di venerdì 29 novembre, presso la Sala Peres, con inizio alle ore 20.30, il contesto è quello dell’investigazione e della giustizia. “Sulla scena del crimine: storie di femminicidio e violenza sulla donna” è la conferenza che vede protagonista Linda Pontoni, criminologa investigativa e forense, specializzata in Criminal Profiling e Tecniche di Profilazione. Modera l’incontro Alessandro Bozzi, dottore di ricerca in criminologia e docente di diritto penale e penitenziario, nonché scrittore (Sospetti maestri è il suo libro più recente, edito da Musicaos Editore).
Sabato 30 novembre alle ore 20.30 presso la Sala Peres, la riflessione sulla violenza di genere si affida alla potenza espressiva della letteratura e del teatro:“Senza. Riflessioni per nuove metamorfosi possibili” è il titolo della rappresentazione teatrale in forma di reading ideata e interpretata dalla bravissima Luisa Vermiglio, autrice e attrice monfalconese, che coordina numerosi progetti di formazione e divulgazione teatrale, dedicati soprattutto alle nuove generazioni.
Di tutt’altro registro l’appuntamento che chiude la rassegna.
Martedì 3 dicembre, alle ore 18.00 in Sala Peres, è la volta di Marco Bergamasco, docente di Italiano e Latino presso il Liceo Buonarroti di Monfalcone e seguitissimo youtuber; a lui spetta il compito di raccontare, nel talk “I miti antichi e gli stereotipi sulle donne”, molte delle situazioni che ancora oggi caratterizzano la condizione femminile: il silenzio, l’impossibilità di agire, la necessità di sopportare. Numerosi episodi della storia romana, così come molti miti antichi, ci consegnano i ritratti di vere e proprie eroine.
Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso libero.
Ulteriori informazioni sul sito web e sul profilo Facebook del Comune di Staranzano.
Ad impreziosire l’immagine grafica della rassegna è un’opera di Nicoletta Leghissa, dal titolo “Futuri possibili”. La composizione si suddivide in due elementi: il passato e il futuro, l’oppressione (il ramo di rosa con le spine) e la libertà (le farfalle). A unire i due elementi è il nido, simbolo di affetto e protezione, che può però trasformarsi in una gabbia, luogo di sopruso e dolore. Le farfalle rappresentano la metamorfosi, l’occasione di rinascere per ogni donna che ha subito violenza.
Come sottolinea l'Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità, Giuseppina Gambin, il titolo dell'esposizione "Avevo detto NO!" è stato scelto con cura, perchè "il rispetto comincia proprio dalla parola, dal linguaggio. Una locuzione forte, che imporrebbe la volontà di affermazione di sé; ma il verbo al passato lascia trasparire come questo rispetto sia tutt’altro che acquisito e scontato, anche negli scambi quotidiani”.
Ad aprire la rassegna, venerdì 22 novembre alle ore 18.00, nella Sala Peres del Palazzo Municipale, è l’inaugurazione dell’installazione artistica “Com’eri vestita? - Rispondono le sopravvissute alla violenza sessuale”, a cura del Centro Antiviolenza di Milano “Cerchi d’acqua”, fra i fondatori dell’Associazione Nazionale dei Centri Antiviolenza D.i.Re. (Donne in Rete Contro la Violenza), attivo dal 2000 nel contrastare la violenza alle donne e le conseguenze che questa comporta.
Ad inaugurare la mostra, con un intervento dedicato agli stereotipi che continuano ad affliggere chi subisce violenza, sono Veronica Dordei, operatrice del Centro Antiviolenza “Da donna a DONNA”, e la giornalista Fabiana Martini.
La mostra sarà visitabile fino al 3 dicembre con i seguenti orari: da lunedì a sabato 10.00-12.00 e 15.30-18.30; domenica 10.00-12.00.
Sabato 23 novembre il messaggio della rassegna esce dalla sede istituzionale e invade le strade. “Mi hanno voluto sprofondare. Breve itinerario attraverso la negazione della dignità delle donne” è l’eloquente titolo delle letture itineranti alle quali danno vita, a partire da Piazza Dante Alighieri, con inizio alle ore 15.30, le ragazze e i ragazzi del Laboratorio Teatrale “La Barraca”; al loro fianco, ad intersecare le parole con la musica, l’arpista Agnese Puzzi, dell’Associazione Culturale Musicale “Incontro”.
In caso di maltempo la performance avrà luogo presso la Sala Peres.
Lunedì 25 novembre, alle ore 18.00 presso la Sala Peres, spetta al Prof. Francesco Stoppa, psicologo e psicanalista che insegna Psicopatologia della Famiglia presso l’Università Lateranense di Roma, docente e supervisore d’équipe presso diversi servizi psichiatrici, approfondire il tema della violenza di genere nell’ambito del talk “Uomini che odiano le donne. Perché mai?”.
La sera di venerdì 29 novembre, presso la Sala Peres, con inizio alle ore 20.30, il contesto è quello dell’investigazione e della giustizia. “Sulla scena del crimine: storie di femminicidio e violenza sulla donna” è la conferenza che vede protagonista Linda Pontoni, criminologa investigativa e forense, specializzata in Criminal Profiling e Tecniche di Profilazione. Modera l’incontro Alessandro Bozzi, dottore di ricerca in criminologia e docente di diritto penale e penitenziario, nonché scrittore (Sospetti maestri è il suo libro più recente, edito da Musicaos Editore).
Sabato 30 novembre alle ore 20.30 presso la Sala Peres, la riflessione sulla violenza di genere si affida alla potenza espressiva della letteratura e del teatro:“Senza. Riflessioni per nuove metamorfosi possibili” è il titolo della rappresentazione teatrale in forma di reading ideata e interpretata dalla bravissima Luisa Vermiglio, autrice e attrice monfalconese, che coordina numerosi progetti di formazione e divulgazione teatrale, dedicati soprattutto alle nuove generazioni.
Di tutt’altro registro l’appuntamento che chiude la rassegna.
Martedì 3 dicembre, alle ore 18.00 in Sala Peres, è la volta di Marco Bergamasco, docente di Italiano e Latino presso il Liceo Buonarroti di Monfalcone e seguitissimo youtuber; a lui spetta il compito di raccontare, nel talk “I miti antichi e gli stereotipi sulle donne”, molte delle situazioni che ancora oggi caratterizzano la condizione femminile: il silenzio, l’impossibilità di agire, la necessità di sopportare. Numerosi episodi della storia romana, così come molti miti antichi, ci consegnano i ritratti di vere e proprie eroine.
Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso libero.
Ulteriori informazioni sul sito web e sul profilo Facebook del Comune di Staranzano.
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Da Donna a DONNA
La Barraca
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
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