San Vito al Tagliamento
sabato 25 ottobre 2025 - domenica 11 gennaio 2026
Pittura a stampa: Incisioni di grande formato dalla Stamperia dʼarte Albicocco | Palinsesti 2025
Dal 25 ottobre 2025 all'11 gennaio 2026 l'Antico Ospedale dei Battuti ospiterà la mostra Pittura a stampa: Incisioni di grande formato dalla Stamperia dʼarte Albicocco
Orari di apertura: sabato e domenica: 11.00-13.00 | 14.30-18.30 | Ingresso libero
A cura di Alberto Vidissoni
Potrebbe sembrare una scelta calcolata: le ultime due edizioni di Palinsesti offrono uno sguardo su un singolo medium artistico, fotografia e calcografia. Arte e Fotografia nel 2024, On Paper oggi. Uno dei protagonisti dello scorso anno provocatoriamente chiamava tutti all’azione: correggiamo – esortava così il pubblico – ogni manifesto della rassegna giacché serve un intervento minimo, quello di un segno diacritico, “arte è fotografia”. Ora ecco l’equivalenza che prova a sostanziarsi: Pittura a stampa.
La generosa disponibilità di Corrado e Gianluca Albicocco che hanno reso possibile questa mostra non fa di essa una storia del loro lavoro. Perché questa sarebbe inevitabilmente parziale: di più di trent'anni di attività si sono individuati alcuni episodi rispetto ad altri. Certo non è quel film di una vita i cui fotogrammi Corrado ha confessato di voler poter scorrere. Insomma, è una mostra non della stamperia ma delle opere uscite dal torchio e dal lavoro costante ed encomiabile di una stamperia.
Ad aver voluto insistere sulla specificità della calcografia, almeno due incidenti si presentano dietro l’angolo. Suggerire atmosfere in descrizioni evocative rischia di far perdere di vista l’oggetto della propria attenzione: l’ambiente della tipografia resa attraverso l’immagine di metafore che richiamino insondabili saperi tecnici, segreti, magia e alchimia, stregoni e demiurghi, ritualità laica e miracoli, può costituire al più una suggestione di partenza. Nell’idea di legittimare la stampa d’arte da presunte forme di pregiudizio si è ottenuto poi per eterogenesi dei fini il risultato opposto: confermarli e non smentirli, ricadendo in categorie ottocentesche e accentuando un carattere di esclusività.
Piuttosto, si tratta di vedere come tutti gli artisti convocati in queste sale (alcuni attivi in Friuli, molti provenienti da altri centri, dall'Italia o dall'estero) siano stati pittori o della pittura facciano la propria carta d'identità. Taluni hanno praticato le tecniche calcografiche per lungo corso, talaltri vi sono approdati più di recente: ma per ampliare le potenzialità del proprio linguaggio, mescolando le carte e giocando su più piani allo stesso tempo; e arrivando alla stampa per sentirla su di sé, fino a forzarne i limiti verso nuove frontiere. Il percorso della mostra si dipana a partire dagli archetipi dell'incisione, interpretata nelle modalità codificate da secoli di tradizione. Presto però è il segno veloce del pennello a scorrere sulla superficie della lastra del carborundum a costruire la forma attraverso il colore con una sensibilità eminentemente pittorica. Che l'avvio sia rappresentato da un'immagine della natura, o da una tormentata sensibilità esistenziale di scavo psicologico e mordente morale, il gesto di graffi e macchie allestisce una sinfonia del nero. Un grande lampadario sembra introdurre in uno spazio cupo, tetro, financo funereo: involucri senza corpo visti come in controluce, la figura diventa ombra di sé stessa. E infine anche la geometria, dalle costruzioni più rigorose nel nitore aureo della misura o nell'ipnosi delle forme, accoglie il colore in un segno lirico e in un arabesco.
Comune di San Vito al Tagliamento