San Vito al Tagliamento
sabato 25 ottobre 2025 - domenica 11 gennaio 2026
Figure evanescenti | Palinsesti 2025
Dal 25 ottobre 2025 all'11 gennaio 2026 le Antiche Carceri ospiteranno la mostra Figure evanescenti: Opere su carta degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia
Orari di apertura: sabato e domenica: 11.00-13.00 | 14.30-18.30 | Ingresso libero
A cura di Francesca Battistutta e Mavi Modolo
Figure evanescenti esplora le potenzialità e i limiti della figurazione, tracciando un percorso esplorativo che dalla rappresentazione in bianco e nero del paesaggio incorpora gradualmente architettura e figure antropomorfe, per approdare infine nella pura astrazione del colore.
Grazie ad un'ampia selezione di tecniche grafiche differenti tra cui xilogra-fie, calcografie e tecniche di stampa ibride, ma anche disegno e pittura, Figure evanescenti esprime le differenti sensibilità artistiche degli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, protagonisti della mostra.
Una natura pervasiva, che tenta di eludere il controllo umano si impone nei lavori di Irene Paccagnella, Martina Enrico e Giacomo Fumagalli. Prati fioriti e paesaggi fatti di aspre catene montuose, di vallate scoscese e selvagge, ma anche di marine nebbiose e rilievi sfumati vengono gradualmente integrati con delle presenze antropiche. Negli spazi naturali si insinuano quindi casupole e silenziose tracce umane, in un processo di incontro tra civiltà e natura che conduce irrimediabilmente la prima a sostituirsi alla seconda. Gli inquietanti scorci urbani e le architetture impossibili di Simone Fochesato plasmano così nuovi mondi immaginari in cui trova il suo spazio anche la figura umana. Non più solo sottintesa, ma finalmente espressa in tutta la sua innegabile corporeità. L'itinerario prosegue in questo modo con figure che manifestano progressivamente dei contorni più definiti: sono le apparizioni di Lenny Lucchese che diventano protagoniste di narrazioni oniriche e fiabesche proiettate verso il futuro, ma anche i soggetti di Gaia Ghioni che si avvicinano ad un'iconografia sacra che permette di rievocare e reinterpretare un passato lontano eppure familiare. È qui che subentra il colore, che imponendosi con forza ed intransigenza determina un'accelerazione del percorso. La figura, dapprima inseritasi silenziosamente e in modo cauto, viene ora rapidamente annullata; scompare senza lasciare più alcuna traccia, dissolvendosi nella pura astrazione del colore nei lavori di Martina Enrico e Giulia Tombolato. Una varietà di audaci combinazioni cromatiche permette di superare l'orizzonte figurativo per fare ritorno, infine, all'essenza bidimensionale e materica della carta.
Comune di San Vito al Tagliamento