TRIESTE
Alfabeto Schmidl: A come Archivio

Curata da Stefano Bianchi, assieme a Elisabetta Buffulini, Emilio Medici e Cristina Zacchigna, e con la collaborazione di Francesco Recanati e Cristiano Rossetti, l’esposizione suggerisce inediti percorsi di lettura nello straordinario patrimonio del Museo, costituito da costumi e gioielli di scena, manifesti, locandine, fotografie, stampe, medaglie, dipinti, strumenti musicali, cimeli, libri, fondi archivistici e manoscritti, in un itinerario dalla A alla Z che trova eco in una serie di incontri di approfondimento, distribuiti nell’ambito del tradizionale cartellone dei «Lunedì dello Schmidl». Il complesso di documenti prodotti e acquisiti nella variegata e poliedrica attività di Carlo Schmidl costituisce l’ossatura di quel patrimonio archivistico che rappresenta uno dei nuclei fondamentali delle collezioni del Museo. Lettere, fotografie e una grande quantità di documentazione di natura eterogenea – conservate personalmente da Schmidl – permettono di ricostruire la storia della città attraverso le vicende teatrali e musicali. A questo nucleo centrale si sono affiancati svariati archivi di enti e di persona. Tra i primi l’archivio del Teatro Verdi, del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, del Premio musicale Città di Trieste, solo per citarne quelli anche quantitativamente più rilevanti. Tra i fondi di persona spicca quello del regista triestino Giorgio Strehler (1921-1997). Tra i numerosi fondi riferiti all’attività compositiva, esecutiva e musicologica di protagonisti della vita musicale nati a Trieste o comunque a Trieste attivi tra Otto e Novecento, sfilano, tra gli altri, quelli di Giuseppe Rota (1833-1911), Antonio Smareglia (1854-1929), Mario Nordio (1889-1989), Vito Levi (1899-2002), Giulio Viozzi (1912-1984), Fedora Barbieri (1920-2003), Giorgio Cambissa (1921-1998), Giuseppe Radole (1921-2007), Pavle Merkù (1927-2014), Marco Sofianopulo (1952-2014) e Alfredo Lacosegliaz (1953-2016). Accanto a questi archivi di pregio, fonti inesauribili di ricerche specialistiche e scoperte straordinarie, il museo ha acquisito una quantità di piccoli, curiosi e a volte inaspettatamente preziosi fondi archivistici.
L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Info: 040 6754039 – www.triestecultura.it – www.museoschmidl.it
Museo Teatrale Carlo Schmidl